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Anello della Selva di Meana

Villa Cahen
  • Tempo di percorrenza: 5 ore e 30 escluse le soste
  • Lunghezza del percorso (ad anello): 16 km ca.
  • Difficoltà: E (Percorso Escursionistico mediamente impegnativo, richiede un certo allenamento per la lunghezza del percorso e/o per dislivelli da superare)
  • Dislivello: 410 m in salita e 390 m in discesa
  • Interesse: paesaggistico, naturalistico e culturale.
  • Caratteristiche: su strade bianche e sentiero, tratti panoramici e nel bosco
  • Necessario mezzo di trasporto per chi arriva da Orvieto (ca. 20′ in direzione Allerona)

Un percorso impegnativo di circa 5/6 ore che si snoda nel cuore del Parco della Selva di Meana, uno dei gioielli naturalistici dell’Orvietano.Si parte dal piccolo borgo di Allerona (mt 472 slm) e usciti dal centro si prosegue per un tratto sulla Provinciale n.50 Osteriaccia da cui, in prossimità del cimitero, si svolta a sinistra per prendere una strada sterrata.
Inizialmente ci si trova tra terreni coltivati e semiboscati poi, superato il torrente Ripuglie ci si addentra  nei boschi della Selva di Meana fino a giungere a Casanova di Villa Cahen (mt. 565 slm).Quest’ultima è anche detta Fattoria della Selva ed un tempo rappresentava il cuore agricolo della Tenuta della Selva di Meana. Proseguendo sulla stessa strada, dopo circa 1,5 km, si raggiunge Villa Cahen (mt. 630 slm).
Questa villa ottocentesca, in stile liberty, fu costruita nel 1880 dal ricchissimo finanziere di Anversa Edouard Cahen, il quale, innamorato dell’Italia e dei suoi paesaggi, aveva acquistato dalla nobile famiglia dei Bourbon del Monte la tenuta che si estendeva per una trentina di chilometri di circonferenza tra un crinale e l’altro della valle del fiume Paglia, nella zona ora nota con il nome di Selva di Meana. Cahen era già stanziato nelle vicinanze di questa tenuta, e precisamente a Torre Alfina, dove si era insediato con il titolo di Marchese ottenuto dal re Vittorio Emanuele II per i meriti di guerra conseguiti all’epoca dell’Unità d’Italia, e dove aveva fatto ricostruire un castello decaduto per adibirlo a propria dimora.

Villa Cahen fu  realizzata proprio sulla riva del Paglia opposta a Torre Alfina: il castello è ben visibile dalla grande terrazza del giardino e dalla quale si gode di un panorama meraviglioso che si apre su tutta la vallata superiore del Fiume Paglia e i boschi della Selva e del Monte Rufeno.
Peculiarità della Villa sono i giardini all’italiana e la presenza di specie botaniche rare per la zona (cedri antichissimi, tassi, pini neri etc…), oltre ai giardini giapponesi sebbene non più in funzione.
Dopo la visita, dall’edificio si imbocca un sentiero nel bosco che, stando un po’ sotto il filo del crinale in versante Paglia, tra i 650 e i 550 metri di quota sfiora Poggio La Cupa, Poggio delle Reti e alla destra Poggio Ceccarello.
All’interno del bosco sono visibili i resti dell’antico acquedotto che portava l’acqua dal Molino del Paglia fino alla villa, e alcuni ponticelli in pietra.

Si raggiungono infine i borghi di Meana e Meana Vecchia (442m), situati in posizione panoramica, dove è ancora leggibile il tessuto dell’antico insediamento acquistato dal vescovo di Orvieto nel 1275 (resti della rocca e della Chiesa di San Nicola). Il percorso di rientro tocca in discesa il Podere Fontana (380m), fino ad un bivio con uno stradello che si imbocca verso sinistra e ai bordi del bosco ci porta al Podere Casaccia (458m).
Superato il Podere Aiarella (475 m), si prosegue in leggera salita fino al bivio (491 m) con la strada dell’andata e proseguendo si torna ad Allerona.

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